Seguendo la direttiva impartita dal governo ai quotidiani, l’annuncio di Badoglio appare nei giornali listato a lutto
La cattura: Granatieri di Sardegna catturati dai tedeschi al ponte della Magliana a Roma
Bundesarchiv
Il viaggio: cinque giorni sui carri bestiami: sosta delle tradotta per i bisogni corporali.
(Archivio privato G. Mercatali, Firenze)
Il viaggio: carri bestiame
(Foto di anonimo)
Arrivo al campo: foto clandestina di Vittorio Vialli
(da Ho scelto la prigionia, Anei, 1983)
Arrivo al campo: foto clandestina di Vittorio Vialli.
Arrivo al campo: foto cladestina di Vittorio Vialli
(da Ho scelto la prigionia, Anei, 1983)
Trattamento soldati italiani
Il documento originale è conservato nell’archivio della Commissione per i crimini di guerra in Polonia presso il Ministero della Giustizia in Varsavia. Dok. n. 38 Z/OR – Inv. nr. 58
La vita quotidiana: foto clandestina di Vittorio Vialli. Appello mattutino
(da Ho scelto la prigionia, Anei, 1983)
La vita quotidiana: foto clandestina di Vittorio Vialli
(da Ho scelto la prigionia, Anei, 1983)
La vita quotidiana: foto clandestina di Vittorio Vialli
(da Ho scelto la prigionia, Anei, 1983)
Cimitero Italiano di un campo
La vita quotidiana: la radio “Caterina”
La vita quotidiana: Ufficiali italiani nell’Infermeria del Campo di concentramento di Gross-Hesepe
(dal libro di Roberto D’Alessio “Ma il ricordo del passato”)
La vita quotidiana
La Scelta: Il nostro no
La scelta: Dichiarazione d’impegno
La Liberazione: ordine del giorno del colonnello Pietro Testa
La Liberazione: Aprile 1945 – Non importa dove, questa volta è davvero liberazione. Foto clandestina di Vittorio Vialli
(da Ho scelto la prigionia, Anei, 1983)
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro a Terranegra il 26 settembre 1993
Il 13 Novembre 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferiva la Medaglia d’Oro all’Internato Ignoto con la seguente motivazione:
«Militare fatto prigioniero o civile perseguitato per ragioni politiche o razziali, internato in campi di concentramento in condizioni di vita inumane, sottoposto a torture di ogni sorta, a lusinghe per convincerlo a collaborare con il nemico, non cedette mai, non ebbe incertezze, non scese a compromesso alcuno; per rimanere fedele all’onore di militare e di uomo, scelse eroicamente la terribile lenta agonia di fame, di stenti, di inenarrabili sofferenze fisiche e soprattutto morali. Mai vinto e sempre coraggiosamente determinato, non venne meno ai suoi doveri nella consapevolezza che solo così la sua Patria un giorno avrebbe riacquistato la propria dignità di nazione libera. A memoria di tutti gli internati il cui nome si è dissolto, ma il cui valore ancora oggi è esempio di redenzione per l’Italia.»